I luoghi Segreti di Milano

Luca
I luoghi Segreti di Milano

Visite particolari

La Casa di Alessandro Manzoni a Milano è uno di quei luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato: sembra di poter ancora respirare l'aria romantica in cui visse il grande romanziere e l'atmosfera calda e vivace degli ospiti illustri di Manzoni, sempre più numerosi dopo il successo de I promessi sposi, ma si percepiscono ancora anche i momenti personali più difficili, dalla morte della moglie a quella della figlia. Visitare la Casa di Manzoni non è soltanto uno spaccato intatto di vita ottocentesca, è un entrare silenzioso nella vita di uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi: ripercorreremo i suoi studi, i suoi successi letterari, poetici e teatrali, le sue incertezze, i suoi fallimenti, le sue bizzarre nevrosi fino a giungere all'incidente sul sagrato della Chiesa di San Fedele che lo porterà in poco tempo alla morte e alla sepoltura nel Cimitero Monumentale di Milano. A seguito del grande restauro avvenuto in occasione di Expo2015, la Casa di Alessandro Manzoni a Milano riapre al pubblico restaurata e valorizzata, permettendo ai visitatori di scoprire, accompagnati dalle parole del grande scrittore, una delle personalità letterarie più affascinanti e moderne d'Italia. La visita terminerà in Piazza San Fedele, dove si trova la chiesa cara allo scrittore, che è celebrato nella monumentale statua celebrativa che lo ritrae.
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Manzoni-huset
1 Via Gerolamo Morone
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La Casa di Alessandro Manzoni a Milano è uno di quei luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato: sembra di poter ancora respirare l'aria romantica in cui visse il grande romanziere e l'atmosfera calda e vivace degli ospiti illustri di Manzoni, sempre più numerosi dopo il successo de I promessi sposi, ma si percepiscono ancora anche i momenti personali più difficili, dalla morte della moglie a quella della figlia. Visitare la Casa di Manzoni non è soltanto uno spaccato intatto di vita ottocentesca, è un entrare silenzioso nella vita di uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi: ripercorreremo i suoi studi, i suoi successi letterari, poetici e teatrali, le sue incertezze, i suoi fallimenti, le sue bizzarre nevrosi fino a giungere all'incidente sul sagrato della Chiesa di San Fedele che lo porterà in poco tempo alla morte e alla sepoltura nel Cimitero Monumentale di Milano. A seguito del grande restauro avvenuto in occasione di Expo2015, la Casa di Alessandro Manzoni a Milano riapre al pubblico restaurata e valorizzata, permettendo ai visitatori di scoprire, accompagnati dalle parole del grande scrittore, una delle personalità letterarie più affascinanti e moderne d'Italia. La visita terminerà in Piazza San Fedele, dove si trova la chiesa cara allo scrittore, che è celebrato nella monumentale statua celebrativa che lo ritrae.
Il Museo di Sant'Eustorgio conserva i resti della necropoli individuata negli scavi del 1959-61, che ha restituito anche molte iscrizioni funerarie. Il nucleo più antico, inquadrabile tra III e IV secolo e pertinente l'originario sepolcreto a cielo aperto, è costituito dall'edicola funeraria C, dalle sepolture alla cappuccina 1 e 2 (con un corredo di orecchini aurei) e forse dalla tombe a cassa di laterizi 5 e in nuda terra 15. Già in relazione con l'aula di culto cristiana sono le sepolture in cassa di lastre di serizzo (10, 11, 13, 14, 20) e in cassa in muratura (6-9, 12 e 21); la tomba 20 conteneva due monete dell'imperatore Costanzo II, la 10 di Costanzo II e Giuliano ed era probabilmente segnalata dall'epigrafe con raffigurazione di uomo orante. Alla tomba 6 va collegato l'epitaffio di Heliodorus, originario della Macedonia; alla 8 quello della quasi centenaria Varicia Asteria. Tra le tombe più tarde individuate rientra la 3, orientata diversamente, che si sovrappone ad altre più antiche ed è l'unica a pianta trapezoidale.
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Basilica di Sant'Eustorgio
1 Piazza Sant'Eustorgio
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Il Museo di Sant'Eustorgio conserva i resti della necropoli individuata negli scavi del 1959-61, che ha restituito anche molte iscrizioni funerarie. Il nucleo più antico, inquadrabile tra III e IV secolo e pertinente l'originario sepolcreto a cielo aperto, è costituito dall'edicola funeraria C, dalle sepolture alla cappuccina 1 e 2 (con un corredo di orecchini aurei) e forse dalla tombe a cassa di laterizi 5 e in nuda terra 15. Già in relazione con l'aula di culto cristiana sono le sepolture in cassa di lastre di serizzo (10, 11, 13, 14, 20) e in cassa in muratura (6-9, 12 e 21); la tomba 20 conteneva due monete dell'imperatore Costanzo II, la 10 di Costanzo II e Giuliano ed era probabilmente segnalata dall'epigrafe con raffigurazione di uomo orante. Alla tomba 6 va collegato l'epitaffio di Heliodorus, originario della Macedonia; alla 8 quello della quasi centenaria Varicia Asteria. Tra le tombe più tarde individuate rientra la 3, orientata diversamente, che si sovrappone ad altre più antiche ed è l'unica a pianta trapezoidale.
Il vicolo dei Lavandai (anche se molti milanesi lo chiamano “delle Lavandaie”) è un angolo della Vecchia Milano rimasto intatto. Qui, tra la fine dell’800 e gli anni Cinquanta, i lavandée, donne e uomini delle classi più povere, lavavano i panni delle famiglie benestanti inginocchiati sul tipico brellìn, una sorta di cassetta di legno sovente con un cuscino rivestito di cuoio. Mentre la tettoia li proteggeva dalle intemperie, le tipiche pietre inclinate ancora visibili, qui e sulle sponde del Naviglio Grande, servivano a sfregare con olio di gomito e sapone la biancheria. Non tutti sanno che il vicolo è diventato monumento nazionale. Un angolo fuori dal tempo.
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Vicolo dei Lavandai
14 Alzaia Naviglio Grande
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Il vicolo dei Lavandai (anche se molti milanesi lo chiamano “delle Lavandaie”) è un angolo della Vecchia Milano rimasto intatto. Qui, tra la fine dell’800 e gli anni Cinquanta, i lavandée, donne e uomini delle classi più povere, lavavano i panni delle famiglie benestanti inginocchiati sul tipico brellìn, una sorta di cassetta di legno sovente con un cuscino rivestito di cuoio. Mentre la tettoia li proteggeva dalle intemperie, le tipiche pietre inclinate ancora visibili, qui e sulle sponde del Naviglio Grande, servivano a sfregare con olio di gomito e sapone la biancheria. Non tutti sanno che il vicolo è diventato monumento nazionale. Un angolo fuori dal tempo.
Se avete un po’ di tempo durante il vostro viaggio a Milano, recatevi nella piazza presso la quale si svolge il business di Milano per ammirare un monumento piuttosto unico. Situata di fronte alla sede della Borsa di Milano a Piazza Affari, troverete una magnifica statua in marmo di 11 metri che rappresenta un dito medio gigante. Chiamata L.O.V.E. (Libertà, Odio, Vendetta, Eternità), la statua è stata creata dallo scultore italiano Maurizio Cattelan come segno di scherno verso l’istituto finanziario. È stata aspramente criticata e sarebbe dovuta essere rimossa solamente pochi mesi dopo, ma per adesso, è ancora presente dal 2010.
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Piazza Affari
Piazza degli Affari
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Se avete un po’ di tempo durante il vostro viaggio a Milano, recatevi nella piazza presso la quale si svolge il business di Milano per ammirare un monumento piuttosto unico. Situata di fronte alla sede della Borsa di Milano a Piazza Affari, troverete una magnifica statua in marmo di 11 metri che rappresenta un dito medio gigante. Chiamata L.O.V.E. (Libertà, Odio, Vendetta, Eternità), la statua è stata creata dallo scultore italiano Maurizio Cattelan come segno di scherno verso l’istituto finanziario. È stata aspramente criticata e sarebbe dovuta essere rimossa solamente pochi mesi dopo, ma per adesso, è ancora presente dal 2010.
Siete alla ricerca di posti da visitare a Milano un po’ particolari? Dovreste assolutamente visitare il Cimitero Monumentale di Milano. Adesso penserete sicuramente che io sia un po’ strano! Allora lasciate che vi dica una cosa: anche se mi piacciono le storie di zombi, le passeggiate nei cimiteri dopo il tramonto non sono esattamente una delle mie cose preferite. Il cimitero Monumentale di Milano ad ogni modo vale comunque la pena di essere visitato perché è veramente un luogo speciale. Più che un cimitero, è un enorme museo a cielo aperto con molte tombe artistiche. All’ingresso principale, è possibile vedere le tombe dei cittadini più importanti del luogo. Tra le più popolari, potrete trovare una piramide, una torre bianca o una tomba in marmo a forma di letto a baldacchino. Le famiglie benestanti di Milano hanno davvero fatto a gara per distinguersi, come attestano le numerose sculture di angeli o statue. All’ingresso, non dimenticate di prendere la mappa del cimitero. Non vorrete perdere nulla di questa insolita visita durante le vostre vacanze a Milano!
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Monumentale station
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Siete alla ricerca di posti da visitare a Milano un po’ particolari? Dovreste assolutamente visitare il Cimitero Monumentale di Milano. Adesso penserete sicuramente che io sia un po’ strano! Allora lasciate che vi dica una cosa: anche se mi piacciono le storie di zombi, le passeggiate nei cimiteri dopo il tramonto non sono esattamente una delle mie cose preferite. Il cimitero Monumentale di Milano ad ogni modo vale comunque la pena di essere visitato perché è veramente un luogo speciale. Più che un cimitero, è un enorme museo a cielo aperto con molte tombe artistiche. All’ingresso principale, è possibile vedere le tombe dei cittadini più importanti del luogo. Tra le più popolari, potrete trovare una piramide, una torre bianca o una tomba in marmo a forma di letto a baldacchino. Le famiglie benestanti di Milano hanno davvero fatto a gara per distinguersi, come attestano le numerose sculture di angeli o statue. All’ingresso, non dimenticate di prendere la mappa del cimitero. Non vorrete perdere nulla di questa insolita visita durante le vostre vacanze a Milano!

Parchi e giardini

Conosciuto dai milanesi come La Montagnetta di San Siro, il Monte Stella è un rilievo artificiale che si trova nella zona nord-ovest di Milano, nel quartiere QT8. Alto 50 metri,è uno dei parchi più amati in città, perfetto per gli sportivi che cercano il dislivello e per i ragazzi che si ritrovano in estate all'aperto in mezzo al verde. La collina venne eretta nel secondo dopoguerra e chiamata cosí dall'Architetto Bottoni in onore della moglie Elsa Stella. L'origine è artificiale, data dall'accumulo di macerie, provocate dai bombardamenti degli angloamericani durante la seconda guerra mondiale. A ciò si aggiunsero anche i materiali provenienti dalla demolizione degli ultimi tratti dei Bastioni, nella seconda metà degli anni '40. Attualmente sede di feste estive e di ritrovi di sportivi, la Montagnetta divenne famosa nel 1980 grazie ad Enzo Iannacci, che tenne qui il suo primo live all’aperto. Dal 2003, un giardino situato al Monte Stella ricorda i Giusti che si opposero ai genocidi e ai crimini contro l'umanità. Il giardino venne inaugurato nel 2003 dal sindaco Letizia Moratti, dalla "Unione delle comunità ebraiche italiane" e da "Gariwo la foresta dei Giusti" per onorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi.
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Monte Stella
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Conosciuto dai milanesi come La Montagnetta di San Siro, il Monte Stella è un rilievo artificiale che si trova nella zona nord-ovest di Milano, nel quartiere QT8. Alto 50 metri,è uno dei parchi più amati in città, perfetto per gli sportivi che cercano il dislivello e per i ragazzi che si ritrovano in estate all'aperto in mezzo al verde. La collina venne eretta nel secondo dopoguerra e chiamata cosí dall'Architetto Bottoni in onore della moglie Elsa Stella. L'origine è artificiale, data dall'accumulo di macerie, provocate dai bombardamenti degli angloamericani durante la seconda guerra mondiale. A ciò si aggiunsero anche i materiali provenienti dalla demolizione degli ultimi tratti dei Bastioni, nella seconda metà degli anni '40. Attualmente sede di feste estive e di ritrovi di sportivi, la Montagnetta divenne famosa nel 1980 grazie ad Enzo Iannacci, che tenne qui il suo primo live all’aperto. Dal 2003, un giardino situato al Monte Stella ricorda i Giusti che si opposero ai genocidi e ai crimini contro l'umanità. Il giardino venne inaugurato nel 2003 dal sindaco Letizia Moratti, dalla "Unione delle comunità ebraiche italiane" e da "Gariwo la foresta dei Giusti" per onorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi.
La villa dei fenicotteri è Villa Invernizzi, al numero 9 di via dei Cappuccini. Coi mezzi pubblici la fermata della metro più vicina è quella di Palestro (linea rossa), per tutto il resto c’è Maps. Fenicotteri rosa a Milano, Villa Invernizzi Se passate di fretta potreste non notare i fenicotteri, perché sono ben nascosti dagli alberi subito dopo la cancellata che delimita il perimetro del giardino della villa. Di solito però c’è qualche curioso che sbircia e che crea, inevitabilmente, un effetto a catena tra i passanti. Nel grande giardino si trovano i fenicotteri rosa, tranquilli come papi e assolutamente incuranti dei curiosi che attendono dalla strada un loro movimento. L’unico modo per poterli vedere è infatti proprio questo: la villa è di proprietà privata e non è aperta al pubblico, quindi non c’è nessun biglietto da pagare né orario di visita da rispettare se ve lo state chiedendo. Basta andare lì davanti e curiosare.
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Villa Invernizzi
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La villa dei fenicotteri è Villa Invernizzi, al numero 9 di via dei Cappuccini. Coi mezzi pubblici la fermata della metro più vicina è quella di Palestro (linea rossa), per tutto il resto c’è Maps. Fenicotteri rosa a Milano, Villa Invernizzi Se passate di fretta potreste non notare i fenicotteri, perché sono ben nascosti dagli alberi subito dopo la cancellata che delimita il perimetro del giardino della villa. Di solito però c’è qualche curioso che sbircia e che crea, inevitabilmente, un effetto a catena tra i passanti. Nel grande giardino si trovano i fenicotteri rosa, tranquilli come papi e assolutamente incuranti dei curiosi che attendono dalla strada un loro movimento. L’unico modo per poterli vedere è infatti proprio questo: la villa è di proprietà privata e non è aperta al pubblico, quindi non c’è nessun biglietto da pagare né orario di visita da rispettare se ve lo state chiedendo. Basta andare lì davanti e curiosare.
Villa Reale Belgiojoso è un giardino all’inglese progettato da Pollack, allievo del Piermarini, il cui ingresso è riservato ai bambini e ai soli adulti che li accompagnano. Ha un’area giochi per i più piccoli ed è possibile passeggiare lungo un percorso botanico fatto di sentieri che costeggiano un laghetto, attraversano ponticelli e lambiscono grotte. Si può vedere e riconoscere l’albero del caffè, il cedro, il ciliegio, l’agrifoglio, il tasso e molte altre piante ed arbusti. Per gli amanti dell’arte si segnalano i gruppi scultorei raffiguranti Il santo, il giovane, il saggio di Adolf Wildt e I sette savi di Fausto Melotti, ubicati tra il giardino vero e proprio, il PAC, e l’architettura neoclassica del GAM, la Galleria d’Arte Moderna.
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Garden of the Villa Bonaparte Belgiojoso
16 Via Palestro
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Villa Reale Belgiojoso è un giardino all’inglese progettato da Pollack, allievo del Piermarini, il cui ingresso è riservato ai bambini e ai soli adulti che li accompagnano. Ha un’area giochi per i più piccoli ed è possibile passeggiare lungo un percorso botanico fatto di sentieri che costeggiano un laghetto, attraversano ponticelli e lambiscono grotte. Si può vedere e riconoscere l’albero del caffè, il cedro, il ciliegio, l’agrifoglio, il tasso e molte altre piante ed arbusti. Per gli amanti dell’arte si segnalano i gruppi scultorei raffiguranti Il santo, il giovane, il saggio di Adolf Wildt e I sette savi di Fausto Melotti, ubicati tra il giardino vero e proprio, il PAC, e l’architettura neoclassica del GAM, la Galleria d’Arte Moderna.

Attrazioni curiose

Il format del Museo delle Illusioni, già presente in oltre 30 città del mondo – ideato nel 2015 da Rodo Zivkovic a Zagabria – arriva per la prima volta in Italia: da qualche giorno ha infatti aperto una sede a Milano, in via Settembrini 11, a pochi passi dalla Stazione Centrale. Attraverso illusioni visive, giochi e rompicapi coinvolge e mette alla prova il visitatore, grande o piccolo che sia. Comprende più di 70 attrazioni che invitano a giocare con la scienza, la psicologia, la biologia, la matematica e la fisica. Un percorso che ha come obiettivo quello di sconvolgere e far divertire. Le installazioni rappresentano “un brillante e divertente promemoria del fatto che le nostre convinzioni sul mondo percepito spesso non sono altro che uno spettro di illusioni”. C’è la stanza di Ames, una camera dalla forma distorta in modo tale da creare un’illusione ottica di alterazione della prospettiva; una Playroom con intriganti giochi e rompicapo; un tavolo dei cloni che riproduce cinque volte l’immagine del soggetto seduto attorno a una tavola rotonda; l’illusione della Sedia di Beuchet dove le persone appaiono grandi la metà rispetto alle loro reali dimensioni. Insomma, modi creativi per confondere la mente e divertirsi con la fantasia.
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Museum for illusioner
11 Via Luigi Settembrini
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Il format del Museo delle Illusioni, già presente in oltre 30 città del mondo – ideato nel 2015 da Rodo Zivkovic a Zagabria – arriva per la prima volta in Italia: da qualche giorno ha infatti aperto una sede a Milano, in via Settembrini 11, a pochi passi dalla Stazione Centrale. Attraverso illusioni visive, giochi e rompicapi coinvolge e mette alla prova il visitatore, grande o piccolo che sia. Comprende più di 70 attrazioni che invitano a giocare con la scienza, la psicologia, la biologia, la matematica e la fisica. Un percorso che ha come obiettivo quello di sconvolgere e far divertire. Le installazioni rappresentano “un brillante e divertente promemoria del fatto che le nostre convinzioni sul mondo percepito spesso non sono altro che uno spettro di illusioni”. C’è la stanza di Ames, una camera dalla forma distorta in modo tale da creare un’illusione ottica di alterazione della prospettiva; una Playroom con intriganti giochi e rompicapo; un tavolo dei cloni che riproduce cinque volte l’immagine del soggetto seduto attorno a una tavola rotonda; l’illusione della Sedia di Beuchet dove le persone appaiono grandi la metà rispetto alle loro reali dimensioni. Insomma, modi creativi per confondere la mente e divertirsi con la fantasia.
Zero Gravity è la palestra di tappeti elastici più grande d'Italia dove chiunque può provare l'emozione dell'acrobatica e organizzare le proprie feste. Dal Lunedì al Venerdì: 14:00 – 23:00. Sabato e Domenica: 10:00 – 23.00. ​. Presentarsi 20 minuti prima dell'orario prenotato.
Zero Gravity
48 Via Carlo Valvassori Peroni
Zero Gravity è la palestra di tappeti elastici più grande d'Italia dove chiunque può provare l'emozione dell'acrobatica e organizzare le proprie feste. Dal Lunedì al Venerdì: 14:00 – 23:00. Sabato e Domenica: 10:00 – 23.00. ​. Presentarsi 20 minuti prima dell'orario prenotato.

Le vie dello Shopping

Via Monte Napoleone è una strada del centro di Milano, considerata una delle zone più lussuose della città e uno dei maggiori centri degli acquisti del prêt-à-porter. Via Monte Napoleone è nota come la terza via più cara d'Europa.
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Via Monte Napoleone
Via Monte Napoleone
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Via Monte Napoleone è una strada del centro di Milano, considerata una delle zone più lussuose della città e uno dei maggiori centri degli acquisti del prêt-à-porter. Via Monte Napoleone è nota come la terza via più cara d'Europa.
Via Torino è la via dello shopping per tutti: parte da piazza Duomo e porta direttamente nella piazza delle Colonne di San Lorenzo, dove finire una giornata di acquisti con un happy hour tra la movida milanese. In passato proprio qui nacquero importanti laboratori e botteghe artigiane, che lasciano oggi traccia in alcune delle vie adiacenti come via Orefici, via Spadari, via Speronari. Solo nel 1859 la via prese il nome attuale, subendo negli anni molte trasformazioni urbanistiche. Oggi è la via dello shopping internazionale perché sede dei negozi dei brand e catene low cost più amati. Curiosità: se siete degli amanti delle scarpe e in particolare delle sneakers, questo è il vostro regno. Scarpe, abbigliamento, tavole da skate, accessori tecnici, ma anche zaini e abbigliamento sportivo per il calcio e il basket. Via Torino e tutte le sue vie adiacenti sono costellate da negozi di sportwears e soprattutto da coloratissime sneakers in vero stile americano. Non solo shopping: tra un negozio ed un altro, non perdetevi alcuni piccolo gioielli come la piccola Basilica rinascimentale di Santa Maria presso San Satiro.
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Via Torino
Via Torino
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Via Torino è la via dello shopping per tutti: parte da piazza Duomo e porta direttamente nella piazza delle Colonne di San Lorenzo, dove finire una giornata di acquisti con un happy hour tra la movida milanese. In passato proprio qui nacquero importanti laboratori e botteghe artigiane, che lasciano oggi traccia in alcune delle vie adiacenti come via Orefici, via Spadari, via Speronari. Solo nel 1859 la via prese il nome attuale, subendo negli anni molte trasformazioni urbanistiche. Oggi è la via dello shopping internazionale perché sede dei negozi dei brand e catene low cost più amati. Curiosità: se siete degli amanti delle scarpe e in particolare delle sneakers, questo è il vostro regno. Scarpe, abbigliamento, tavole da skate, accessori tecnici, ma anche zaini e abbigliamento sportivo per il calcio e il basket. Via Torino e tutte le sue vie adiacenti sono costellate da negozi di sportwears e soprattutto da coloratissime sneakers in vero stile americano. Non solo shopping: tra un negozio ed un altro, non perdetevi alcuni piccolo gioielli come la piccola Basilica rinascimentale di Santa Maria presso San Satiro.
Corso Buenos Aires è un'importante strada commerciale di Milano, con oltre 350 punti vendita di vari tipi di merce, un fatturato quotidiano complessivo tra i più alti al mondo e una media di centomila persone ogni giorno che vi transitano. Sviluppandosi in oltre 1600 metri, con orientamento nord-sud, si attesta come una delle passeggiate commerciali più lunghe d'Europa. La sua conformazione ricorda la tipologia americana, soprattutto la Fifth Avenue di New York. La strada si estende da porta Venezia in piazza Oberdan, proseguimento rettilineo di Corso Venezia, fino a piazzale Loreto. L'intero corso Buenos Aires fa parte del Municipio 3.
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Corso Buenos Aires
Corso Buenos Aires
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Corso Buenos Aires è un'importante strada commerciale di Milano, con oltre 350 punti vendita di vari tipi di merce, un fatturato quotidiano complessivo tra i più alti al mondo e una media di centomila persone ogni giorno che vi transitano. Sviluppandosi in oltre 1600 metri, con orientamento nord-sud, si attesta come una delle passeggiate commerciali più lunghe d'Europa. La sua conformazione ricorda la tipologia americana, soprattutto la Fifth Avenue di New York. La strada si estende da porta Venezia in piazza Oberdan, proseguimento rettilineo di Corso Venezia, fino a piazzale Loreto. L'intero corso Buenos Aires fa parte del Municipio 3.
Negozi Corso Vercelli Milano: un’esperienza imperdibile per chi ama lo shopping Corso Vercelli Milano è la prestigiosa via dello shopping, dove trovare tutte le ultime proposte e le nuove tendenze nel campo della moda, gioielleria, salute e bellezza. Corso Vercelli Milano si classifica tra le vie più importanti e conosciute a Milano per ciò che riguarda lo shopping, l’entertainment, la ristorazione e altro ancora… passeggiare lungo questa via significa toccare con mano l’alta qualità di oltre 600 tra i marchi più prestigiosi italiani e stranieri nel campo dell’abbigliamento, dell’oreficeria, della gioielleria e della cura della persona. Una via storica che si sviluppa al centro della città, ben servita dai mezzi pubblici, facilmente raggiungibile con la metropolitana linea rossa M1 fermata Conciliazione o Pagano, e che offre ai suoi visitatori ogni tipo di servizio, dalle farmacie, ai luoghi dove fermarsi per goduriosi spuntini, vetrine sempre attente alle mode del momento in grado di ammagliare i passanti. Stile, grinta e avanguardia sono le caratteristiche che contraddistinguono i negozi di Corso Vercelli. Corso Vercelli Milano è shopping con tutte le ultime novità della moda: Moda Donna, Moda Uomo e il mondo bambino con abbigliamento e negozi di giocattoli. Corso Vercelli Milano è vetrina per le grandi gioiellerie e orologerie; Corso Vercelli Milano è uno spazio dedicato alla bellezza e la salute con Farmacie che offrono una vasta gamma di prodotti per la cura della persona; Corso Vercelli Milano propone servizi di ristorazione per i palati più esigenti.
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Corso Vercelli
2 Via Francesco Cherubini
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Negozi Corso Vercelli Milano: un’esperienza imperdibile per chi ama lo shopping Corso Vercelli Milano è la prestigiosa via dello shopping, dove trovare tutte le ultime proposte e le nuove tendenze nel campo della moda, gioielleria, salute e bellezza. Corso Vercelli Milano si classifica tra le vie più importanti e conosciute a Milano per ciò che riguarda lo shopping, l’entertainment, la ristorazione e altro ancora… passeggiare lungo questa via significa toccare con mano l’alta qualità di oltre 600 tra i marchi più prestigiosi italiani e stranieri nel campo dell’abbigliamento, dell’oreficeria, della gioielleria e della cura della persona. Una via storica che si sviluppa al centro della città, ben servita dai mezzi pubblici, facilmente raggiungibile con la metropolitana linea rossa M1 fermata Conciliazione o Pagano, e che offre ai suoi visitatori ogni tipo di servizio, dalle farmacie, ai luoghi dove fermarsi per goduriosi spuntini, vetrine sempre attente alle mode del momento in grado di ammagliare i passanti. Stile, grinta e avanguardia sono le caratteristiche che contraddistinguono i negozi di Corso Vercelli. Corso Vercelli Milano è shopping con tutte le ultime novità della moda: Moda Donna, Moda Uomo e il mondo bambino con abbigliamento e negozi di giocattoli. Corso Vercelli Milano è vetrina per le grandi gioiellerie e orologerie; Corso Vercelli Milano è uno spazio dedicato alla bellezza e la salute con Farmacie che offrono una vasta gamma di prodotti per la cura della persona; Corso Vercelli Milano propone servizi di ristorazione per i palati più esigenti.

Night life

Questo quartiere è il simbolo della movida milanese, e quindi della vita notturna del capoluogo lombardo. I cittadini milanesi, infatti, amano passeggiare lungo i Navigli, e la Darsena, a partire dall’ora dell’aperitivo sino a tarda notte. La zona dei Navigli dista solo 15 minuti a piedi dal Duomo di Milano e ci si può arrivare in metropolitana scendendo alla fermata “Porta Genova” lungo la linea verde M2. L’area dei locali si sviluppa a partire dalla Darsena lungo l’Alzaia e la Ripa del Naviglio Grande fino all’incrocio con via Valenza. Dal lato del Naviglio Pavese arriva invece fino all’incrocio con via Carlo Darwin. Esistono tre navigli, ognuno con un nome ed una storia differente: il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e il Naviglio Martesana. Ad avere il primato di essere il più antico tra i tre è il Naviglio Grande, di cui si ebbe la prima testimonianza scritta nel 1209, anche se i lavori è molto probabile che risalgano a molti anni prima ovvero al 1177.
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Darsena di Milano
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Questo quartiere è il simbolo della movida milanese, e quindi della vita notturna del capoluogo lombardo. I cittadini milanesi, infatti, amano passeggiare lungo i Navigli, e la Darsena, a partire dall’ora dell’aperitivo sino a tarda notte. La zona dei Navigli dista solo 15 minuti a piedi dal Duomo di Milano e ci si può arrivare in metropolitana scendendo alla fermata “Porta Genova” lungo la linea verde M2. L’area dei locali si sviluppa a partire dalla Darsena lungo l’Alzaia e la Ripa del Naviglio Grande fino all’incrocio con via Valenza. Dal lato del Naviglio Pavese arriva invece fino all’incrocio con via Carlo Darwin. Esistono tre navigli, ognuno con un nome ed una storia differente: il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e il Naviglio Martesana. Ad avere il primato di essere il più antico tra i tre è il Naviglio Grande, di cui si ebbe la prima testimonianza scritta nel 1209, anche se i lavori è molto probabile che risalgano a molti anni prima ovvero al 1177.
Un locale dopo l’altro, note commerciali che si fondono con quelle house, PR che cercano di attirare dentro i passanti con promesse di chupiti gratis, ragazze che ancheggiano su tacchi alti e ragazzi dediti alla filosofia camicia-bianca-e-mocassino che le guardano sorseggiando un Martini: questa è Corso Como. Preparate le vostre scarpe migliori, passatevi un po’ di gel fra i capelli o un po’ di rossetto sulle labbra e cominciate il rito della movida milanese. Prima tappa: immergetevi nella fiumana di gente che fa avanti e indietro per il corso. Ci raccomandiamo, fate almeno un paio di giri per scrutare la folla per bene e non sembrare troppo frettolosi. Seconda tappa: ascoltate le proposte di tutti i PR così da farvi un’ idea ben precisa sulle serate in programma. Vi avvisiamo, vi sembreranno tutte uguali, e, in fondo in fondo, lo sono. Terza tappa: prendete da bere in uno dei locali a lato del corso per ingannare un po’ il tempo: non si entra in discoteca prima di mezzanotte! Quarta tappa: scegliete la discoteca! Noi vi consigliamo di iniziare con il Loola Paloosa, un locale piccolo dove i clienti si divertono a ballare sui tavoli alla Coyote Ugly, per poi spostarvi verso il celeberrimo Hollywood, dove rischierete persino di incontrare la stereotipata coppia velina-calciatore. Attenzione: non abbandonare il locale prima di chiusura… questo va completamente contro lo spirito della movida milanese! Quinta tappa: fare colazione da Princi in piazza XXV Aprile aperto fino alle 6 di mattina. Se ne usciti vivi, potrete considerarvi dei Milanesi d.o.c!
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Corso Como
Corso Como
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Un locale dopo l’altro, note commerciali che si fondono con quelle house, PR che cercano di attirare dentro i passanti con promesse di chupiti gratis, ragazze che ancheggiano su tacchi alti e ragazzi dediti alla filosofia camicia-bianca-e-mocassino che le guardano sorseggiando un Martini: questa è Corso Como. Preparate le vostre scarpe migliori, passatevi un po’ di gel fra i capelli o un po’ di rossetto sulle labbra e cominciate il rito della movida milanese. Prima tappa: immergetevi nella fiumana di gente che fa avanti e indietro per il corso. Ci raccomandiamo, fate almeno un paio di giri per scrutare la folla per bene e non sembrare troppo frettolosi. Seconda tappa: ascoltate le proposte di tutti i PR così da farvi un’ idea ben precisa sulle serate in programma. Vi avvisiamo, vi sembreranno tutte uguali, e, in fondo in fondo, lo sono. Terza tappa: prendete da bere in uno dei locali a lato del corso per ingannare un po’ il tempo: non si entra in discoteca prima di mezzanotte! Quarta tappa: scegliete la discoteca! Noi vi consigliamo di iniziare con il Loola Paloosa, un locale piccolo dove i clienti si divertono a ballare sui tavoli alla Coyote Ugly, per poi spostarvi verso il celeberrimo Hollywood, dove rischierete persino di incontrare la stereotipata coppia velina-calciatore. Attenzione: non abbandonare il locale prima di chiusura… questo va completamente contro lo spirito della movida milanese! Quinta tappa: fare colazione da Princi in piazza XXV Aprile aperto fino alle 6 di mattina. Se ne usciti vivi, potrete considerarvi dei Milanesi d.o.c!
Questa è la zona frequentata soprattutto da giovani in carriera, dirigenti e professionisti accomunati dal piacere di essere “modaioli”, di vivere la città come capitale della mondanità. Molti i nomi di locali di tendenza, famosi per i loro ottimi aperitivi preparati da esperti barman e per la loro musica sempre assolutamente al passo coi tempi!
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Corso Sempione
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Questa è la zona frequentata soprattutto da giovani in carriera, dirigenti e professionisti accomunati dal piacere di essere “modaioli”, di vivere la città come capitale della mondanità. Molti i nomi di locali di tendenza, famosi per i loro ottimi aperitivi preparati da esperti barman e per la loro musica sempre assolutamente al passo coi tempi!