La guida di Federico

Federico
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Visite turistiche

Costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, Palmanova è una città-fortezza conservata in condizioni straordinarie. Monumento nazionale dal 1960, nel 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Unesco nel sito transnazionale Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale. Una forma particolare Con la sua pianta a forma di perfetta stella a nove punte, le porte monumentali di ingresso e le tre cerchie di fortificazioni del XVI, XVII e XIX secolo, Palmanova è al tempo stesso un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare in grado di mostrare concretamente al visitatore le evoluzioni tecniche della scienza delle fortificazioni in tutta l’età moderna. La Piazza Grande, una vasta piazza d’armi collocata esattamente al centro della fortezza, ospita l’esposizione permanente Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma che riproduce a grandezza naturale alcune delle macchine utilizzate per la costruzione di Palmanova. La rievocazione storica Il primo weekend di settembre Palmanova è animata dalla grande rievocazione storica A.D. 1615. Palma alle armi: oltre ottocento rievocatori in costume seicentesco ricordano l'inizio della guerra degli Uscocchi tra l’Austria degli Asburgo e la Repubblica di Venezia, a cui Palmanova è appartenuta fino alla caduta della Serenissima per mano di Napoleone nel 1797. ******************************************************************* Built in 1593 by the Republic of Venice, Palmanova is a fortress-city preserved in exemplary condition. A national monument since 1960, in 2017 it became part of the Unesco World Heritage on the transnational site Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale (Venetian Works of Defence between the 16th and 17th Centuries: Stato da Terra – Western Stato da Mar”). A particular shape With its perfect nine-pointed star shape, monumental entrance gates and the three circles of fortifications from the 16th, 17th and 19th centuries, Palmanova is at the same time a model Renaissance city and an example of military architecture that reveals in concrete detail to the visitor the technical developments of the science of fortification construction in the modern era. The Piazza Grande, a large parade ground located in the exact centre of the fortress city, hosts the permanent exhibition Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma (Instruments and artificial machines used to build the fortress of Palma) which reproduces in real dimensions some of the machines used to build Palmanova. The historical re-enactment On the first weekend of September, Palmanova comes alive with the great historical re-enactment AD 1615. Palma alle armi (Palma at arms): over eight hundred reenactors in 17th century costume bring us back to the beginning of the war of the Uscocchi between Habsburg Austria and the Republic of Venice, to which Palmanova belonged until the fall of Venice (the “Serenissima”) to Napoleon in 1797
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Palmanova
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Costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, Palmanova è una città-fortezza conservata in condizioni straordinarie. Monumento nazionale dal 1960, nel 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Unesco nel sito transnazionale Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale. Una forma particolare Con la sua pianta a forma di perfetta stella a nove punte, le porte monumentali di ingresso e le tre cerchie di fortificazioni del XVI, XVII e XIX secolo, Palmanova è al tempo stesso un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare in grado di mostrare concretamente al visitatore le evoluzioni tecniche della scienza delle fortificazioni in tutta l’età moderna. La Piazza Grande, una vasta piazza d’armi collocata esattamente al centro della fortezza, ospita l’esposizione permanente Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma che riproduce a grandezza naturale alcune delle macchine utilizzate per la costruzione di Palmanova. La rievocazione storica Il primo weekend di settembre Palmanova è animata dalla grande rievocazione storica A.D. 1615. Palma alle armi: oltre ottocento rievocatori in costume seicentesco ricordano l'inizio della guerra degli Uscocchi tra l’Austria degli Asburgo e la Repubblica di Venezia, a cui Palmanova è appartenuta fino alla caduta della Serenissima per mano di Napoleone nel 1797. ******************************************************************* Built in 1593 by the Republic of Venice, Palmanova is a fortress-city preserved in exemplary condition. A national monument since 1960, in 2017 it became part of the Unesco World Heritage on the transnational site Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale (Venetian Works of Defence between the 16th and 17th Centuries: Stato da Terra – Western Stato da Mar”). A particular shape With its perfect nine-pointed star shape, monumental entrance gates and the three circles of fortifications from the 16th, 17th and 19th centuries, Palmanova is at the same time a model Renaissance city and an example of military architecture that reveals in concrete detail to the visitor the technical developments of the science of fortification construction in the modern era. The Piazza Grande, a large parade ground located in the exact centre of the fortress city, hosts the permanent exhibition Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma (Instruments and artificial machines used to build the fortress of Palma) which reproduces in real dimensions some of the machines used to build Palmanova. The historical re-enactment On the first weekend of September, Palmanova comes alive with the great historical re-enactment AD 1615. Palma alle armi (Palma at arms): over eight hundred reenactors in 17th century costume bring us back to the beginning of the war of the Uscocchi between Habsburg Austria and the Republic of Venice, to which Palmanova belonged until the fall of Venice (the “Serenissima”) to Napoleon in 1797
Grado è un’elegante cittadina di mare con un centro storico dal fascino veneziano che si rivela tra campielli e vicoli su cui si affacciano le pittoresche case dei pescatori. Nella città vecchia, in Campo dei Patriarchi, dominano la scena la Basilica di Santa Eufemia e l’adiacente Basilica di Santa Maria delle Grazie, la più antica di Grado. È nota come isola del sole, perché i suoi tre chilometri di spiaggia, rivolti a sud, non sono mai in ombra e anche perché, grazie al suo particolare microclima, il sole qui non manca mai. Appartenente un tempo ai domini dell’Impero austro-ungarico, Grado fu molto amata dall’aristocrazia asburgica che, fin dall’Ottocento, raggiungeva l’Isola per i bagni e le pregiate Terme marine che ancora oggi coniugano salute e bellezza e sono il luogo ideale per ridare vigore al corpo e allo spirito. Grado è oggi una località di mare organizzata: spiagge d'eccellenza ottimamente attrezzate offrono relax e divertimento per adulti e per bambini. I bassi fondali rendono infatti il litorale gradese particolarmente adatto alle famiglie. Una efficiente rete di piste ciclabili permette piacevoli escursioni nell’entroterra. Ogni prima domenica di luglio, a Grado, si celebra una pittoresca festa: il Perdòn di Barbana. Un suggestivo corteo di barche, addobbate con fiori, ghirlande e bandiere raggiunge il santuario mariano nell'Isola di Barbana, per sciogliere un antico voto della città fatto 800 anni fa. ****************************************************************** The Venetian charm of the old centre of Grado, an elegant seaside town, is seen in its narrow streets and little squares bordered by picturesque fishermen’s homes. Campo dei Patriarchi, a central square, is dominated by the Basilica di Santa Eufemia and the contiguous Basilica di Santa Maria delle Grazie, Grado’s oldest church. Grado is known as the island of the sun because its south-facing three kilometres of beaches are never in the shade, and thanks to the area’s macroclimate it is always sunny. Grado was once part of the Austro-Hungarian empire and it was a favourite destination for the Habsburg aristocracy who visited the island from the 19th century onwards to partake in sea bathing and to enjoy the island’s excellent Sea Spa. Indeed, the spa is still known for its blend of health and beauty, the ideal place for regenerating and rejuvenating the mind and body. Today, Grado is a well-organised seaside resort: excellent beaches offer a full range of leisure and play facilities for adults and children. The shallow water makes the Grado coast particularly family-friendly. An efficient cycle path network offers pleasant rides around the environs. On the first Sunday of July every year there is a picturesque festival in Grado known as the Perdòn di Barbana, in which a procession of boats decorated with flowers, garlands and flags sails to the Marian sanctuary on the island of Barbana in a votive ritual dating back 800 years.
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Grado
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Grado è un’elegante cittadina di mare con un centro storico dal fascino veneziano che si rivela tra campielli e vicoli su cui si affacciano le pittoresche case dei pescatori. Nella città vecchia, in Campo dei Patriarchi, dominano la scena la Basilica di Santa Eufemia e l’adiacente Basilica di Santa Maria delle Grazie, la più antica di Grado. È nota come isola del sole, perché i suoi tre chilometri di spiaggia, rivolti a sud, non sono mai in ombra e anche perché, grazie al suo particolare microclima, il sole qui non manca mai. Appartenente un tempo ai domini dell’Impero austro-ungarico, Grado fu molto amata dall’aristocrazia asburgica che, fin dall’Ottocento, raggiungeva l’Isola per i bagni e le pregiate Terme marine che ancora oggi coniugano salute e bellezza e sono il luogo ideale per ridare vigore al corpo e allo spirito. Grado è oggi una località di mare organizzata: spiagge d'eccellenza ottimamente attrezzate offrono relax e divertimento per adulti e per bambini. I bassi fondali rendono infatti il litorale gradese particolarmente adatto alle famiglie. Una efficiente rete di piste ciclabili permette piacevoli escursioni nell’entroterra. Ogni prima domenica di luglio, a Grado, si celebra una pittoresca festa: il Perdòn di Barbana. Un suggestivo corteo di barche, addobbate con fiori, ghirlande e bandiere raggiunge il santuario mariano nell'Isola di Barbana, per sciogliere un antico voto della città fatto 800 anni fa. ****************************************************************** The Venetian charm of the old centre of Grado, an elegant seaside town, is seen in its narrow streets and little squares bordered by picturesque fishermen’s homes. Campo dei Patriarchi, a central square, is dominated by the Basilica di Santa Eufemia and the contiguous Basilica di Santa Maria delle Grazie, Grado’s oldest church. Grado is known as the island of the sun because its south-facing three kilometres of beaches are never in the shade, and thanks to the area’s macroclimate it is always sunny. Grado was once part of the Austro-Hungarian empire and it was a favourite destination for the Habsburg aristocracy who visited the island from the 19th century onwards to partake in sea bathing and to enjoy the island’s excellent Sea Spa. Indeed, the spa is still known for its blend of health and beauty, the ideal place for regenerating and rejuvenating the mind and body. Today, Grado is a well-organised seaside resort: excellent beaches offer a full range of leisure and play facilities for adults and children. The shallow water makes the Grado coast particularly family-friendly. An efficient cycle path network offers pleasant rides around the environs. On the first Sunday of July every year there is a picturesque festival in Grado known as the Perdòn di Barbana, in which a procession of boats decorated with flowers, garlands and flags sails to the Marian sanctuary on the island of Barbana in a votive ritual dating back 800 years.
Un'importanza storica Aquileia, importante città dell’Impero romano e poi principale centro per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa del nord e dell’est, rappresenta una straordinaria occasione di conoscenza e regala un’indimenticabile esperienza di visita. Patrimonio dell'UNESCO È sito UNESCO dal 1998 per l’importanza della sua area archeologica e la bellezza dei mosaici pavimentali che custodisce. Tra tutti, il più grande e conosciuto è quello della basilica di S. Maria Assunta, risalente al IV secolo, ma a questo si aggiungono altri preziosi resti musivi di età romana e paleocristiana, che fanno di Aquileia una sorta di capitale del mosaico romano d’Occidente. Oltre al complesso basilicale, devono essere inclusi nella vostra visita anche il Museo Nazionale Paleocristiano e il Museo Archeologico Nazionale. ******************************************************************** Historical importance Aquileia, an important city of the Roman Empire and then the main centre for the diffusion of Christianity in Northern and Eastern Europe, represents an extraordinary opportunity to broaden knowledge, offering an unforgettable visiting experience. UNESCO World Heritage It has been a UNESCO site since 1998 due to the importance of its archaeological area and the beauty of the floor mosaics that it safeguards. Among them, the largest and most well-known attraction is the Basilica di Santa Maria Assunta, dating back to the fourth century. However, added to this are other precious mosaic remains from the Roman and early Christian ages, which make Aquileia a kind of capital of the Western Roman mosaic. Besides the basilica complex, the Early Christian National Museum and the National Archaeological Museum must be included in your visit.
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Aquileia
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Un'importanza storica Aquileia, importante città dell’Impero romano e poi principale centro per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa del nord e dell’est, rappresenta una straordinaria occasione di conoscenza e regala un’indimenticabile esperienza di visita. Patrimonio dell'UNESCO È sito UNESCO dal 1998 per l’importanza della sua area archeologica e la bellezza dei mosaici pavimentali che custodisce. Tra tutti, il più grande e conosciuto è quello della basilica di S. Maria Assunta, risalente al IV secolo, ma a questo si aggiungono altri preziosi resti musivi di età romana e paleocristiana, che fanno di Aquileia una sorta di capitale del mosaico romano d’Occidente. Oltre al complesso basilicale, devono essere inclusi nella vostra visita anche il Museo Nazionale Paleocristiano e il Museo Archeologico Nazionale. ******************************************************************** Historical importance Aquileia, an important city of the Roman Empire and then the main centre for the diffusion of Christianity in Northern and Eastern Europe, represents an extraordinary opportunity to broaden knowledge, offering an unforgettable visiting experience. UNESCO World Heritage It has been a UNESCO site since 1998 due to the importance of its archaeological area and the beauty of the floor mosaics that it safeguards. Among them, the largest and most well-known attraction is the Basilica di Santa Maria Assunta, dating back to the fourth century. However, added to this are other precious mosaic remains from the Roman and early Christian ages, which make Aquileia a kind of capital of the Western Roman mosaic. Besides the basilica complex, the Early Christian National Museum and the National Archaeological Museum must be included in your visit.
Cividale del Friuli, con gioielli artistici che sono entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, e Tarcento sono le località più importanti dei Colli Orientali del Friuli, noti in tutto il mondo per il prezioso nettare di Bacco. Faedis, Attimis e Nimis sono borghi circondati dai resti di castelli medioevali. Le Valli del Natisone/Nediške Doline, ricche di boschi di frassini, castagni, noccioli, tigli e carpini come pure di fiori danno ai loro visitatori una gradita varietà di colori e profumi in tutte le stagioni. Lungo i sentieri delle valli, potete, se siete fortunati, intravedere molte specie animali: dal capriolo al cinghiale, dalla lepre alla volpe, dallo scoiattolo alle tracce di un orso. Le Valli del Natisone/Nediške Doline mantengono ancora viva la propria cultura e le proprie tradizioni slovene, i riti e le usanze come quelle legate al natale e al carnevale/Pust e al Kries/falò di San Giovanni. Le attrazioni naturali di questo angolo richiamano gli amanti della mountain bike, della speleologia, dell'arrampicata sportiva e delle passeggiate a cavallo e sui numerosi sentieri tematici presenti: Sentiero Gadda, degli Artisti dei Guziranje delle Chiesette votive e sui siti della Grande Guerra. Le Valli del Torre sono un angolo di montagna incontaminata, vicina alle città d'arte del Friuli Venezia Giulia. Sono meta per tutti coloro che amano immergersi nella natura selvaggia, ricca di acque che nel loro percorso creano spettacolari torrenti carsici e splendide cascate tra cui quella del rio Boncic nella piana di Campo di Bonis. Dalla catena del Gran Monte si ha una vista mozzafiato dalle Alpi Carniche e Giulie fino al Mar Adriatico. Percorrendo i vari sentieri che conducono al monte è possibile ammirare la preziosa flora (Asfodelo, Iris e diversi tipi di Lilium) e l'interessante fauna (grifone, cervo, orso, lince e gatto selvatico). Le attrazioni naturali di questo angolo di Friuli richiamano gli amanti del volo libero in deltaplano e parapendio, quelli della mountain bike, della speleologia, dell'arrampicata sportiva e delle passeggiate a cavallo. Molto apprezzati la varietà di sentieri adatti a tutti e, d'inverno, gli anelli di sci di fondo e le passeggiate con le cjaspole. ******************************************************************* Cividale del Friuli, with artistic gems whose significance have been recognised as a UNESCO World Heritage site, and Tarcento are the most important towns in Friuli’s Colli Orientali, known the world over for their wonderful wines. Faedis, Attimis and Nimis are villages surrounded by the remains of medieval castles. The Natisone/Nediške Doline valleys are full of ash, chestnut, hazelnut, lime and hornbeam forests and flowers in a great profusion of colours and fragrances in all seasons. On all these valley footpaths you can, if you’re lucky, meet many animal species ranging from roe deer to wild boar, hare to wolves, squirrels to bear prints. The Natisone/Nediške Doline keep their Slovenian culture and traditions alive together with rituals and customs such as those linked to Christmas and the Carnival//Pust and Kries/Falò di San Giovanni. The natural attractions of this area bring in mountain bikers, cavers, sports climbers and horse riders and to the many themed footpaths: the Gadda path, the artists’ path, the Guziranje path, the Votive churches path and the Great War sites. Valli del Torre is a pristine mountain paradise near to Friuli Venezia Giulia’s historic towns. It is a destination for all those who love to get out into wild nature full of rivers and streams which generate spectacular Karstic torrents and splendid waterfalls including those of Rio Boncic on the Campo di Bonis plain. The Gran Monte chain affords breathtaking views ranging from the Alpi Carniche and Giulie to the Adriatic Sea. Along the various footpaths leading to the mountains you can see exquisite flora (asphodels, irises and various types of lily) and interesting fauna (griffon vultures, deer, bears, lynxes and wild cats). The natural attractions of this part of Friuli attract hang gliding and paragliding fans as well as those who love mountain biking, caving, sport climbing and horse riding. The variety of footpaths suitable for everyone is much appreciated as are the winter Nordic skiing circuits and snowshoe walks.
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Cividale del Friuli
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Cividale del Friuli, con gioielli artistici che sono entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, e Tarcento sono le località più importanti dei Colli Orientali del Friuli, noti in tutto il mondo per il prezioso nettare di Bacco. Faedis, Attimis e Nimis sono borghi circondati dai resti di castelli medioevali. Le Valli del Natisone/Nediške Doline, ricche di boschi di frassini, castagni, noccioli, tigli e carpini come pure di fiori danno ai loro visitatori una gradita varietà di colori e profumi in tutte le stagioni. Lungo i sentieri delle valli, potete, se siete fortunati, intravedere molte specie animali: dal capriolo al cinghiale, dalla lepre alla volpe, dallo scoiattolo alle tracce di un orso. Le Valli del Natisone/Nediške Doline mantengono ancora viva la propria cultura e le proprie tradizioni slovene, i riti e le usanze come quelle legate al natale e al carnevale/Pust e al Kries/falò di San Giovanni. Le attrazioni naturali di questo angolo richiamano gli amanti della mountain bike, della speleologia, dell'arrampicata sportiva e delle passeggiate a cavallo e sui numerosi sentieri tematici presenti: Sentiero Gadda, degli Artisti dei Guziranje delle Chiesette votive e sui siti della Grande Guerra. Le Valli del Torre sono un angolo di montagna incontaminata, vicina alle città d'arte del Friuli Venezia Giulia. Sono meta per tutti coloro che amano immergersi nella natura selvaggia, ricca di acque che nel loro percorso creano spettacolari torrenti carsici e splendide cascate tra cui quella del rio Boncic nella piana di Campo di Bonis. Dalla catena del Gran Monte si ha una vista mozzafiato dalle Alpi Carniche e Giulie fino al Mar Adriatico. Percorrendo i vari sentieri che conducono al monte è possibile ammirare la preziosa flora (Asfodelo, Iris e diversi tipi di Lilium) e l'interessante fauna (grifone, cervo, orso, lince e gatto selvatico). Le attrazioni naturali di questo angolo di Friuli richiamano gli amanti del volo libero in deltaplano e parapendio, quelli della mountain bike, della speleologia, dell'arrampicata sportiva e delle passeggiate a cavallo. Molto apprezzati la varietà di sentieri adatti a tutti e, d'inverno, gli anelli di sci di fondo e le passeggiate con le cjaspole. ******************************************************************* Cividale del Friuli, with artistic gems whose significance have been recognised as a UNESCO World Heritage site, and Tarcento are the most important towns in Friuli’s Colli Orientali, known the world over for their wonderful wines. Faedis, Attimis and Nimis are villages surrounded by the remains of medieval castles. The Natisone/Nediške Doline valleys are full of ash, chestnut, hazelnut, lime and hornbeam forests and flowers in a great profusion of colours and fragrances in all seasons. On all these valley footpaths you can, if you’re lucky, meet many animal species ranging from roe deer to wild boar, hare to wolves, squirrels to bear prints. The Natisone/Nediške Doline keep their Slovenian culture and traditions alive together with rituals and customs such as those linked to Christmas and the Carnival//Pust and Kries/Falò di San Giovanni. The natural attractions of this area bring in mountain bikers, cavers, sports climbers and horse riders and to the many themed footpaths: the Gadda path, the artists’ path, the Guziranje path, the Votive churches path and the Great War sites. Valli del Torre is a pristine mountain paradise near to Friuli Venezia Giulia’s historic towns. It is a destination for all those who love to get out into wild nature full of rivers and streams which generate spectacular Karstic torrents and splendid waterfalls including those of Rio Boncic on the Campo di Bonis plain. The Gran Monte chain affords breathtaking views ranging from the Alpi Carniche and Giulie to the Adriatic Sea. Along the various footpaths leading to the mountains you can see exquisite flora (asphodels, irises and various types of lily) and interesting fauna (griffon vultures, deer, bears, lynxes and wild cats). The natural attractions of this part of Friuli attract hang gliding and paragliding fans as well as those who love mountain biking, caving, sport climbing and horse riding. The variety of footpaths suitable for everyone is much appreciated as are the winter Nordic skiing circuits and snowshoe walks.
Capitale della medievale Patria del Friuli, Udine è ancora oggi legata in modo indissolubile alla campagna circostante, che rifornisce le sue osterie di vini pregiati e le sue trattorie di specialità del territorio. Parti da qui per scoprire la vera anima del Friuli, una vasta area che spazia dalle Alpi al mare Adriatico e custodisce senza contraddizioni castelli e borghi rurali, cantine e musei. Scoprirai anche i suoni curiosi di una lingua millenaria, rimasta invariata per secoli: il friulano è ancora oggi utilizzato per la comunicazione familiare, ma è anche lingua letteraria (tra i moderni, il suo utilizzatore più famoso è stato Pier Paolo Pasolini) ed è riconosciuto e tutelato dall’Unione europea come lingua minoritaria. In Friuli Venezia Giulia è in ottima compagnia, perché qui da noi le lingue minoritarie utilizzate sono ben tre: oltre al friulano, si parlano anche lo sloveno e il tedesco, talvolta in varianti peculiari. La presenza di lingue provenienti da tutti e tre i grandi ceppi linguistici europei (latino, germanico e slavo) rappresenta un caso unico in Europa che rende questo territorio speciale anche dal punto di vista linguistico e culturale. ******************************************************************** The capital of the medieval Patria del Friuli, Udine, remains inextricably linked to the surrounding countryside, which supplies the local osterie with fine wines and the restaurants with local specialties. If you begin from here you will discover the true soul of the Friuli, a huge area ranging the Alps to the Adriatic Sea which reveals - without contradiction - castles and rural villages, wine cellars and museums. You will also discover the strange sounds of a thousand-year old language that hasn’t changed for centuries: the Friulian dialect is still used today in families, but it is also a literary language (among the moderns, the most famous writer in this dialect was Pier Paolo Pasolini) and it is recognised and protected as minority language by the European Union. In Friuli Venezia Giulia it is in good company. Here, in fact, three minority languages are used: in addition to Friulian, people also speak Slovenian and German, sometimes in peculiar variants, like the German variant of Sauris or the Slovenian variant of Resia. The presence of languages coming from the three main European linguistic stocks (Latin, Germanic and Slav) represents a unique case in Europe, which makes this territory special from the linguistic and cultural point of view too.
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Udine
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Capitale della medievale Patria del Friuli, Udine è ancora oggi legata in modo indissolubile alla campagna circostante, che rifornisce le sue osterie di vini pregiati e le sue trattorie di specialità del territorio. Parti da qui per scoprire la vera anima del Friuli, una vasta area che spazia dalle Alpi al mare Adriatico e custodisce senza contraddizioni castelli e borghi rurali, cantine e musei. Scoprirai anche i suoni curiosi di una lingua millenaria, rimasta invariata per secoli: il friulano è ancora oggi utilizzato per la comunicazione familiare, ma è anche lingua letteraria (tra i moderni, il suo utilizzatore più famoso è stato Pier Paolo Pasolini) ed è riconosciuto e tutelato dall’Unione europea come lingua minoritaria. In Friuli Venezia Giulia è in ottima compagnia, perché qui da noi le lingue minoritarie utilizzate sono ben tre: oltre al friulano, si parlano anche lo sloveno e il tedesco, talvolta in varianti peculiari. La presenza di lingue provenienti da tutti e tre i grandi ceppi linguistici europei (latino, germanico e slavo) rappresenta un caso unico in Europa che rende questo territorio speciale anche dal punto di vista linguistico e culturale. ******************************************************************** The capital of the medieval Patria del Friuli, Udine, remains inextricably linked to the surrounding countryside, which supplies the local osterie with fine wines and the restaurants with local specialties. If you begin from here you will discover the true soul of the Friuli, a huge area ranging the Alps to the Adriatic Sea which reveals - without contradiction - castles and rural villages, wine cellars and museums. You will also discover the strange sounds of a thousand-year old language that hasn’t changed for centuries: the Friulian dialect is still used today in families, but it is also a literary language (among the moderns, the most famous writer in this dialect was Pier Paolo Pasolini) and it is recognised and protected as minority language by the European Union. In Friuli Venezia Giulia it is in good company. Here, in fact, three minority languages are used: in addition to Friulian, people also speak Slovenian and German, sometimes in peculiar variants, like the German variant of Sauris or the Slovenian variant of Resia. The presence of languages coming from the three main European linguistic stocks (Latin, Germanic and Slav) represents a unique case in Europe, which makes this territory special from the linguistic and cultural point of view too.
Trieste e Carso È un territorio di confine, con un occhio al mare Adriatico e l'altro all'aspro promontorio carsico, ad accogliere Trieste. Avvolto dai profumi della macchia mediterranea, è luminoso e splendente più che mai quando l'aria è resa tersa dal vento di bora. Celebre per i paesaggi, le falesie a picco sul mare e le morbide alture dell’entroterra da cui si godono magnifici panorami, il Carso è un territorio particolarmente prezioso sotto il profilo naturalistico. Per le peculiarità geomorfologiche, le grotte, le doline e le valli che l’acqua e i corsi ipogei dei fiumi hanno scavato nella roccia, l’area è il paradiso dei geologi e, per la straordinaria varietà della vegetazione, quello dei botanici. ********************************************************************* Trieste and Karst The area around Trieste is a border country, with the Adriatic on one side and a stark karst promontory on the other. The land is characterised by the scents and colours of the Mediterranean maquis, intensified by the bracing air of the Bora wind. Famous for its landscapes, the cliffs falling sheer into the sea and the gentle rises of the hinterland from which one can enjoy breathtaking views, the Karst is a precious land mainly from the point of view of nature. Because of its geomorphological peculiarities, the grottoes, the sinkholes and the valleys hollowed out by water and by the underground courses of the rivers, this area is a paradise for geologists and, because of the extraordinarily varied vegetation, it is a paradise for botanists.
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Trieste
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Trieste e Carso È un territorio di confine, con un occhio al mare Adriatico e l'altro all'aspro promontorio carsico, ad accogliere Trieste. Avvolto dai profumi della macchia mediterranea, è luminoso e splendente più che mai quando l'aria è resa tersa dal vento di bora. Celebre per i paesaggi, le falesie a picco sul mare e le morbide alture dell’entroterra da cui si godono magnifici panorami, il Carso è un territorio particolarmente prezioso sotto il profilo naturalistico. Per le peculiarità geomorfologiche, le grotte, le doline e le valli che l’acqua e i corsi ipogei dei fiumi hanno scavato nella roccia, l’area è il paradiso dei geologi e, per la straordinaria varietà della vegetazione, quello dei botanici. ********************************************************************* Trieste and Karst The area around Trieste is a border country, with the Adriatic on one side and a stark karst promontory on the other. The land is characterised by the scents and colours of the Mediterranean maquis, intensified by the bracing air of the Bora wind. Famous for its landscapes, the cliffs falling sheer into the sea and the gentle rises of the hinterland from which one can enjoy breathtaking views, the Karst is a precious land mainly from the point of view of nature. Because of its geomorphological peculiarities, the grottoes, the sinkholes and the valleys hollowed out by water and by the underground courses of the rivers, this area is a paradise for geologists and, because of the extraordinarily varied vegetation, it is a paradise for botanists.
Gorizia, Collio e Monfalcone È un'autentica atmosfera di confine, di "melting pot" dell'area mitteleuropea, quella che si respira a Gorizia, città all'incrocio delle culture europee latina, slava e germanica dove nel 2004 è caduto l'ultimo muro tra Europa Occidentale e Orientale. Molto amata, in passato, dall’aristocrazia asburgica per i suoi giardini e il suo clima mite, oggi Gorizia ospita nei suoi palazzi storici anche molti musei tematici che permettono di conoscere vari aspetti della sua storia così peculiare. I dintorni di Gorizia offrono un incantevole e rilassante paesaggio di dolci colline punteggiate di enoteche, aziende vitivinicole e cantine dove si producono vini bianchi tra i migliori al mondo e corposi rossi: è il Collio, che ha il suo centro principale a Cormons. Qui, poca è la distanza dai monti e dal mare: il microclima, assolutamente unico per ventilazione ed escursione termica, si sposa perfettamente con la "ponka", il caratteristico terreno del Collio, ideale per la coltivazione della vite. Diviso dal Collio dal corso dell’Isonzo, il Carso goriziano è la zona che è stata teatro di tante battaglie nella Grande Guerra, di cui oggi serba esemplari ricordi e testimonianze, a cominciare da Redipuglia con il suo Sacrario militare, il grande cimitero monumentale a ricordo dei caduti della guerra. Nei dintorni, trincee e camminamenti sono facilmente raggiungibili anche in bicicletta, in un itinerario insieme paesaggistico e storico. Di notevole rilevanza per approfondire la conoscenza degli eventi legati alla Grande Guerra sono anche il Museo della Grande Guerra, il Cimitero Austro-Ungarico e la Stazione ferroviaria di Redipuglia, dove oggi è allestito un museo multimediale. **************************************************************** Gorizia and Collio This border area offers a genuine atmosphere, which is a melting pot of the central European area. A city at the crossroads between the Latin European, Slavic European and Germanic European cultures, where the last wall between Eastern and Western Europe fell in 2004. Much loved by the Habsburg aristocracy in the past for its gardens and mild climate, nowadays Gorizia boasts many themed museums in its historic palaces that allow the visitor to learn about its exceptionally special history. The areas surrounding Gorizia offer an enchanting and relaxing landscape of gentle hills that are dotted with wine bars and wineries that produce some of the best white wines in the world as well as full-bodied reds: Collio, with its main centre of Cormons. Here, not far from the mountains and the sea, is a completely unique microclimate with fresh air and a wide temperature range. It marries perfectly with the ‘ponka’, the characteristic Collio soil that is ideal for vine growing. Separated from Collio by the river Isonzo, Carso goriziano is an area that was the stage of many battles during the Great War. Today, it preserves that history with memories and testimonies, including the military memorial at Redipuglia – a huge monumental cemetery dedicated to the memory of the fallen. In the surrounding area, trenches and communication trenches are easily accessible by bike, on a route that is both picturesque and historic. The Great War Museum, the Austro-Hungarian Cemetery and the Redipuglia Train Station, where today there is a multimedia museum, are also of significant importance to a broader knowledge of the events linked to the Great War.
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Gorizia
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Gorizia, Collio e Monfalcone È un'autentica atmosfera di confine, di "melting pot" dell'area mitteleuropea, quella che si respira a Gorizia, città all'incrocio delle culture europee latina, slava e germanica dove nel 2004 è caduto l'ultimo muro tra Europa Occidentale e Orientale. Molto amata, in passato, dall’aristocrazia asburgica per i suoi giardini e il suo clima mite, oggi Gorizia ospita nei suoi palazzi storici anche molti musei tematici che permettono di conoscere vari aspetti della sua storia così peculiare. I dintorni di Gorizia offrono un incantevole e rilassante paesaggio di dolci colline punteggiate di enoteche, aziende vitivinicole e cantine dove si producono vini bianchi tra i migliori al mondo e corposi rossi: è il Collio, che ha il suo centro principale a Cormons. Qui, poca è la distanza dai monti e dal mare: il microclima, assolutamente unico per ventilazione ed escursione termica, si sposa perfettamente con la "ponka", il caratteristico terreno del Collio, ideale per la coltivazione della vite. Diviso dal Collio dal corso dell’Isonzo, il Carso goriziano è la zona che è stata teatro di tante battaglie nella Grande Guerra, di cui oggi serba esemplari ricordi e testimonianze, a cominciare da Redipuglia con il suo Sacrario militare, il grande cimitero monumentale a ricordo dei caduti della guerra. Nei dintorni, trincee e camminamenti sono facilmente raggiungibili anche in bicicletta, in un itinerario insieme paesaggistico e storico. Di notevole rilevanza per approfondire la conoscenza degli eventi legati alla Grande Guerra sono anche il Museo della Grande Guerra, il Cimitero Austro-Ungarico e la Stazione ferroviaria di Redipuglia, dove oggi è allestito un museo multimediale. **************************************************************** Gorizia and Collio This border area offers a genuine atmosphere, which is a melting pot of the central European area. A city at the crossroads between the Latin European, Slavic European and Germanic European cultures, where the last wall between Eastern and Western Europe fell in 2004. Much loved by the Habsburg aristocracy in the past for its gardens and mild climate, nowadays Gorizia boasts many themed museums in its historic palaces that allow the visitor to learn about its exceptionally special history. The areas surrounding Gorizia offer an enchanting and relaxing landscape of gentle hills that are dotted with wine bars and wineries that produce some of the best white wines in the world as well as full-bodied reds: Collio, with its main centre of Cormons. Here, not far from the mountains and the sea, is a completely unique microclimate with fresh air and a wide temperature range. It marries perfectly with the ‘ponka’, the characteristic Collio soil that is ideal for vine growing. Separated from Collio by the river Isonzo, Carso goriziano is an area that was the stage of many battles during the Great War. Today, it preserves that history with memories and testimonies, including the military memorial at Redipuglia – a huge monumental cemetery dedicated to the memory of the fallen. In the surrounding area, trenches and communication trenches are easily accessible by bike, on a route that is both picturesque and historic. The Great War Museum, the Austro-Hungarian Cemetery and the Redipuglia Train Station, where today there is a multimedia museum, are also of significant importance to a broader knowledge of the events linked to the Great War.
Villa Manin è un grandioso e armonico complesso settecentesco, oggi sede di importanti mostre d'arte di livello internazionale. È una delle ville venete più grandi d’Italia e fu la prestigiosa dimora dei nobili Manin, tra cui Lodovico, ultimo doge della Repubblica di Venezia. Fu proprio qui che, nel 1797, Lodovico dovette assistere alla firma del Trattato di Campoformido con cui Napoleone decretò la fine della Serenissima. La villa è aperta al pubblico solo in occasione di mostre ed eventi, mentre è sempre visitabile il parco all’inglese che la circonda. Villa Manin Piazza Manin, 10 Località Passariano I-33033 Codroipo (UD) Per informazioni sulle mostre: www.villamanin-eventi.it ******************************************************************** Villa Manin is a magnificent and harmonious 18th century complex, now home to important international art exhibitions. One of the largest Venetian Villas in Italy, it was the prestigious residence of the noble Manin family, including Lodovico, the last doge of the Republic of Venice. Here, in 1797, Lodovico had to witness the signing of the Treaty of Campoformido with which Napoleon declared the end of the Serenissima Republic. Villa Manin is only open to the public for exhibitions and events, whereas its surrounding English-style park can be visited all year round. Villa Manin Piazza Manin, 10 Località Passariano I-33033 Codroipo (UD) For information on events and exhibitions: www.villamanin-eventi.it
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Passariano
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Villa Manin è un grandioso e armonico complesso settecentesco, oggi sede di importanti mostre d'arte di livello internazionale. È una delle ville venete più grandi d’Italia e fu la prestigiosa dimora dei nobili Manin, tra cui Lodovico, ultimo doge della Repubblica di Venezia. Fu proprio qui che, nel 1797, Lodovico dovette assistere alla firma del Trattato di Campoformido con cui Napoleone decretò la fine della Serenissima. La villa è aperta al pubblico solo in occasione di mostre ed eventi, mentre è sempre visitabile il parco all’inglese che la circonda. Villa Manin Piazza Manin, 10 Località Passariano I-33033 Codroipo (UD) Per informazioni sulle mostre: www.villamanin-eventi.it ******************************************************************** Villa Manin is a magnificent and harmonious 18th century complex, now home to important international art exhibitions. One of the largest Venetian Villas in Italy, it was the prestigious residence of the noble Manin family, including Lodovico, the last doge of the Republic of Venice. Here, in 1797, Lodovico had to witness the signing of the Treaty of Campoformido with which Napoleon declared the end of the Serenissima Republic. Villa Manin is only open to the public for exhibitions and events, whereas its surrounding English-style park can be visited all year round. Villa Manin Piazza Manin, 10 Località Passariano I-33033 Codroipo (UD) For information on events and exhibitions: www.villamanin-eventi.it
La Laguna di Marano, racchiusa tra l'ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado, è un'area di una straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico. Protetta dal mare aperto da una serie di isole e isolette, come quella di Sant'Andrea e quella di Martignano, nota anche come l'Isola delle conchiglie, è caratterizzata da una vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici "casoni", costruzioni fatte di canna e legno, che rendono la Laguna di Marano uno dei luoghi più interessanti dell'Alto Adriatico. Le riserve naturali Nella laguna di Marano trovi due riserve naturali: la Riserva delle Foci del Fiume Stella che comprende l'intero delta dell'omonimo corso d'acqua, raggiungibile solo via mare, e la Riserva della Valle Canal Novo costituita da una ex valle di pesca di circa trentacinque ettari. Scopri la laguna in barca Puoi scegliere, inoltre, tra diverse gite in barca in laguna, con motonavi che ti porteranno a vedere da vicino la natura incontaminata di questi luoghi. Prima di salpare immancabile la visita del centro storico di Marano Lagunare, dove svetta la torre "millenaria", tra il susseguirsi di calli e piazzette, testimonianza del passaggio della Repubblica di Venezia, che governò queste terre dal Quattrocento alla fine del Settecento. Evento da non perdere: la Processione di San Vito, ogni anno il 15 giugno, o la domenica successiva. Un rito che nasce nel Trecento per scongiurare i pericoli che insidiano i pescatori e commemorare quelli che hanno perso la vita in mare. Salire su una delle barche in processione nella laguna regala un'esperienza di particolare suggestione. ****************************************************************** The Marano Lagoon, contained between the last coastal point of Lignano Sabbiadoro and the Grado Lagoon, is a landscape of extraordinary beauty that hosts unique fauna and flora of significant naturalistic importance. Protected from the open sea by a series of islands and islets, like Sant'Andrea, also known as Isola delle Conchiglie, it is characterised by swampy vegetation and the unique fishermen's lodgings, the typical "casoni", built with cane and wood, that make Marano Lagoon one of the most interesting places in the Upper Adriatic Sea. The nature reserves There are two nature reserves in the Marano Lagoon: the Riserva delle Foci del Fiume Stella (Reserve of the Mouths of the Stella River) that takes in the entire delta of the river, and can only be visited by boat, and the Riserva della Valle Canal Novo (Canal Novo Valley Reserve) that covers an ex-fishing of around thirty-five hectares Discover the lagoon by boat You can choose among different boat trips on the lagoon, with motorships that will allow you to observe the unspoiled nature in these places. Before leaving you should visit the old city centre of Marano Lagunare with its thousand year old tower, and a labyrinth of alleys and small squares that bear testimony to the Venice's Republic domination that governed this area from the 15th century until the end of the 18th century. An event not to be missed: The Procession of San Vito, every year on the 15 June or the following Sunday. A rite that dates back to the 14th century to fend off the perils of the sea and an occasion to commemorate those fishermen who lost their lives. Boarding on one of the boats in the procession on the lagoon is a highly evocative experience.
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Marano Lagunare
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La Laguna di Marano, racchiusa tra l'ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado, è un'area di una straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico. Protetta dal mare aperto da una serie di isole e isolette, come quella di Sant'Andrea e quella di Martignano, nota anche come l'Isola delle conchiglie, è caratterizzata da una vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici "casoni", costruzioni fatte di canna e legno, che rendono la Laguna di Marano uno dei luoghi più interessanti dell'Alto Adriatico. Le riserve naturali Nella laguna di Marano trovi due riserve naturali: la Riserva delle Foci del Fiume Stella che comprende l'intero delta dell'omonimo corso d'acqua, raggiungibile solo via mare, e la Riserva della Valle Canal Novo costituita da una ex valle di pesca di circa trentacinque ettari. Scopri la laguna in barca Puoi scegliere, inoltre, tra diverse gite in barca in laguna, con motonavi che ti porteranno a vedere da vicino la natura incontaminata di questi luoghi. Prima di salpare immancabile la visita del centro storico di Marano Lagunare, dove svetta la torre "millenaria", tra il susseguirsi di calli e piazzette, testimonianza del passaggio della Repubblica di Venezia, che governò queste terre dal Quattrocento alla fine del Settecento. Evento da non perdere: la Processione di San Vito, ogni anno il 15 giugno, o la domenica successiva. Un rito che nasce nel Trecento per scongiurare i pericoli che insidiano i pescatori e commemorare quelli che hanno perso la vita in mare. Salire su una delle barche in processione nella laguna regala un'esperienza di particolare suggestione. ****************************************************************** The Marano Lagoon, contained between the last coastal point of Lignano Sabbiadoro and the Grado Lagoon, is a landscape of extraordinary beauty that hosts unique fauna and flora of significant naturalistic importance. Protected from the open sea by a series of islands and islets, like Sant'Andrea, also known as Isola delle Conchiglie, it is characterised by swampy vegetation and the unique fishermen's lodgings, the typical "casoni", built with cane and wood, that make Marano Lagoon one of the most interesting places in the Upper Adriatic Sea. The nature reserves There are two nature reserves in the Marano Lagoon: the Riserva delle Foci del Fiume Stella (Reserve of the Mouths of the Stella River) that takes in the entire delta of the river, and can only be visited by boat, and the Riserva della Valle Canal Novo (Canal Novo Valley Reserve) that covers an ex-fishing of around thirty-five hectares Discover the lagoon by boat You can choose among different boat trips on the lagoon, with motorships that will allow you to observe the unspoiled nature in these places. Before leaving you should visit the old city centre of Marano Lagunare with its thousand year old tower, and a labyrinth of alleys and small squares that bear testimony to the Venice's Republic domination that governed this area from the 15th century until the end of the 18th century. An event not to be missed: The Procession of San Vito, every year on the 15 June or the following Sunday. A rite that dates back to the 14th century to fend off the perils of the sea and an occasion to commemorate those fishermen who lost their lives. Boarding on one of the boats in the procession on the lagoon is a highly evocative experience.