Luoghi da visitare e servizi

Daniele
Luoghi da visitare e servizi

Servizi utili

A circa 20 minuti dalla città, questo posto offre vari percorsi con differenti difficoltà; percorsi nel bel mezzo della natura selvaggia, da cui si possono vedere dei paesaggi mozzafiato, composti da montagne, coperte di foreste, e fiumi, percorsi MTB e di trekking per ogni livello di esperienza, sentieri affascinanti, aree picnic attrezzate e facilmente raggiungibili e punti di osservazione della fauna (in particolare Cervi Sardi). Per chi ama la natura un posto da visitare senza dubbio. L'ingresso al parco prevede un biglietto. Per qualsiasi informazione potete chiedere agli operatori del parco. Nella riserva sono attualmente presenti oltre 1000 esemplari, pari a circa un sesto della popolazione totale, ma è probabilmente in quest'area che il cervo raggiunge la massima densità. Malgrado si tratti ancora di una specie vulnerabile, l'emergenza del cervo sardo si è sensibilmente ridotta e attualmente è in corso anche la reintroduzione nel Gennargentu. Animale piuttosto schivo, il cervo sardo trova nella macchia e nella macchia-foresta il suo habitat ideale in cui rifugiarsi e può essere avvistato solo con silenziosi e pazienti appostamenti. La sua presenza si fa sentire in particolare durante la stagione della riproduzione (agosto-settembre) con il caratteristico bramito [10] dei maschi. Il secondo protagonista, fra i consumatori primari, è il Cinghiale sardo (Sus scrofa meridionalis). Pur essendo comunissimo in tutta la Sardegna e la Corsica, questo mammifero è sistematicamente oggetto delle attenzioni del bracconaggio, di cui è vittima indiretta anche il cervo. Meno fugace del cervo, è più facile incontrarlo anche perché alcuni esemplari si arrischiano talvolta ad avvicinarsi all'uomo. Fra i grandi mammiferi erbivori è presente anche il Daino (Dama dama). Questa specie si estinse in Sardegna negli anni sessanta e fu in seguito reintrodotta dall'ex Azienda Foreste Demaniali in diverse località dell'isola. Poiché occupa la stessa nicchia ecologica del cervo, per prevenire la competizione interspecifica, il daino è confinato in un recinto faunistico lungo la carrareccia che costeggia il Guttureddu. Trattandosi di un sito di facile accesso, i daini sono abituati alla presenza dei visitatori, in gran parte rappresentati da scolaresche, perciò diversi capi sono socievoli e si avvicinano spontaneamente per carpire alimenti insoliti come merendine e dolciumi. I mammiferi predatori sono rappresentati da quattro specie, presenti in diverse aree dell'isola, endemiche a livello di sottospecie: il Gatto selvatico sardo (Felis lybica sarda), la Volpe sarda (Vulpes vulpes ichnusae), endemismo sardo, la Martora (Martes martes), la Donnola (Mustela nivalis boccamela). Fra gli altri piccoli mammiferi va segnalata, infine, la presenza specie abbastanza comuni quali la Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus), il Riccio (Erinaceus europaeus) e il Topo quercino sardo (Eliomys quercinus sardus), endemismo sardo-corso a livello di sottospecie
9 lokale anbefaler
Wwf Monte Arcosu
9 lokale anbefaler
A circa 20 minuti dalla città, questo posto offre vari percorsi con differenti difficoltà; percorsi nel bel mezzo della natura selvaggia, da cui si possono vedere dei paesaggi mozzafiato, composti da montagne, coperte di foreste, e fiumi, percorsi MTB e di trekking per ogni livello di esperienza, sentieri affascinanti, aree picnic attrezzate e facilmente raggiungibili e punti di osservazione della fauna (in particolare Cervi Sardi). Per chi ama la natura un posto da visitare senza dubbio. L'ingresso al parco prevede un biglietto. Per qualsiasi informazione potete chiedere agli operatori del parco. Nella riserva sono attualmente presenti oltre 1000 esemplari, pari a circa un sesto della popolazione totale, ma è probabilmente in quest'area che il cervo raggiunge la massima densità. Malgrado si tratti ancora di una specie vulnerabile, l'emergenza del cervo sardo si è sensibilmente ridotta e attualmente è in corso anche la reintroduzione nel Gennargentu. Animale piuttosto schivo, il cervo sardo trova nella macchia e nella macchia-foresta il suo habitat ideale in cui rifugiarsi e può essere avvistato solo con silenziosi e pazienti appostamenti. La sua presenza si fa sentire in particolare durante la stagione della riproduzione (agosto-settembre) con il caratteristico bramito [10] dei maschi. Il secondo protagonista, fra i consumatori primari, è il Cinghiale sardo (Sus scrofa meridionalis). Pur essendo comunissimo in tutta la Sardegna e la Corsica, questo mammifero è sistematicamente oggetto delle attenzioni del bracconaggio, di cui è vittima indiretta anche il cervo. Meno fugace del cervo, è più facile incontrarlo anche perché alcuni esemplari si arrischiano talvolta ad avvicinarsi all'uomo. Fra i grandi mammiferi erbivori è presente anche il Daino (Dama dama). Questa specie si estinse in Sardegna negli anni sessanta e fu in seguito reintrodotta dall'ex Azienda Foreste Demaniali in diverse località dell'isola. Poiché occupa la stessa nicchia ecologica del cervo, per prevenire la competizione interspecifica, il daino è confinato in un recinto faunistico lungo la carrareccia che costeggia il Guttureddu. Trattandosi di un sito di facile accesso, i daini sono abituati alla presenza dei visitatori, in gran parte rappresentati da scolaresche, perciò diversi capi sono socievoli e si avvicinano spontaneamente per carpire alimenti insoliti come merendine e dolciumi. I mammiferi predatori sono rappresentati da quattro specie, presenti in diverse aree dell'isola, endemiche a livello di sottospecie: il Gatto selvatico sardo (Felis lybica sarda), la Volpe sarda (Vulpes vulpes ichnusae), endemismo sardo, la Martora (Martes martes), la Donnola (Mustela nivalis boccamela). Fra gli altri piccoli mammiferi va segnalata, infine, la presenza specie abbastanza comuni quali la Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus), il Riccio (Erinaceus europaeus) e il Topo quercino sardo (Eliomys quercinus sardus), endemismo sardo-corso a livello di sottospecie
Porto Flavia Masua Porto Flavia Un spiaggia incantevole dai colori cangianti, un gioiello della costa sud-occidentale della Sardegna, sospesa tra presente e passato, quello dei minatori le cui voci ancora riecheggiano dalle gallerie scavate nella roccia a strapiombo sul mare, a soli 50minuti dalla citta'. Lo vedi sbucare a mezz’altezza, magicamente sospeso nell’aria a richiamare un romanzo d’avventura. È Porto Flavia a metà tra uno scalo commerciale e una avveniristica opera architettonica che rivoluzionò l’ingegneria dei primi del Novecento. Si erge nella frazione di Masua, nel territorio di Iglesias, ed è l’estremità più visibile di un complesso di gallerie sotterranee che terminano in una costruzione intagliata nella parete rocciosa. Il nome gli venne dato da Cesare Vecelli, il ‘padre’ della miniera che la chiamò come sua figlia (Flavia). La struttura venne utilizzata come sistema di imbarco per trasportare direttamente sul mare i pesantissimi minerali che venivano calati sulle imbarcazioni alla fonda sul mare turchese. La spiaggetta di Porto Flavia, con una verde pineta circostante, sorge al fianco dei resti della struttura mineraria. Da qui il panorama ti rapirà verso il blu profondo del mare, fino a trattenere lo sguardo sul bianco candido dei possenti faraglioni di Pan di Zucchero. Un monumento naturale di 132 metri forgiato dal passare del tempo e dall'opera congiunta di vento e mare. Lo scoglio di roccia calcarea emerge dalle profondità e si staglia di fronte alla punta di Is Cicalas come un gigante marino a dominare la costa. E proprio qui si nasconde il lido caratterizzato dal contrasto cromatico con la verde pineta circostante. È una meta balneare molto amata dagli appassionati di immersioni subacquee per le mille bellezze nascoste sotto il mare. Tutta la costa di Iglesias ha un fascino selvaggio, con cale e spiagge incantevoli. Fra le meraviglie non perderti anche porto Paglia e Nebida, altra piccola frazione di origine ‘mineraria’. Le miniere hanno segnato profondamente la vita dell’Iglesiente. Oggi sono patrimonio di archeologia industriale del parco Geominerario della Sardegna, riconosciuto patrimonio dall’UNESCO. A Masua potrai esplorarle dal vivo, nel museo dell’Arte Mineraria e in quello delle Macchine di Iglesias ne ripercorrai l’evoluzione. Il cammino minerario di santa Barbara, nei 400 chilometri di itinerario - 24 tappe da percorrere a piedi o in mountain bike – associa due cardini del Sulcis: miniere e devozione. La partenza è da Iglesias, che non a caso in spagnolo significa ‘chiese’ e che tra le attrazioni più famose annovera la celebrazione dei riti della Settimana Santa. Un spiaggia incantevole dai colori cangianti, un gioiello della costa sud-occidentale della Sardegna, sospesa tra presente e passato, quello dei minatori le cui voci ancora riecheggiano dalle gallerie scavate nella roccia a strapiombo sul mare, a soli 50minuti dalla citta'. Lo vedi sbucare a mezz’altezza, magicamente sospeso nell’aria a richiamare un romanzo d’avventura. È Porto Flavia a metà tra uno scalo commerciale e una avveniristica opera architettonica che rivoluzionò l’ingegneria dei primi del Novecento. Si erge nella frazione di Masua, nel territorio di Iglesias, ed è l’estremità più visibile di un complesso di gallerie sotterranee che terminano in una costruzione intagliata nella parete rocciosa. Il nome gli venne dato da Cesare Vecelli, il ‘padre’ della miniera che la chiamò come sua figlia (Flavia). La struttura venne utilizzata come sistema di imbarco per trasportare direttamente sul mare i pesantissimi minerali che venivano calati sulle imbarcazioni alla fonda sul mare turchese. La spiaggetta di Porto Flavia, con una verde pineta circostante, sorge al fianco dei resti della struttura mineraria. Da qui il panorama ti rapirà verso il blu profondo del mare, fino a trattenere lo sguardo sul bianco candido dei possenti faraglioni di Pan di Zucchero. Un monumento naturale di 132 metri forgiato dal passare del tempo e dall'opera congiunta di vento e mare. Lo scoglio di roccia calcarea emerge dalle profondità e si staglia di fronte alla punta di Is Cicalas come un gigante marino a dominare la costa. E proprio qui si nasconde il lido caratterizzato dal contrasto cromatico con la verde pineta circostante. È una meta balneare molto amata dagli appassionati di immersioni subacquee per le mille bellezze nascoste sotto il mare. Tutta la costa di Iglesias ha un fascino selvaggio, con cale e spiagge incantevoli. Fra le meraviglie non perderti anche porto Paglia e Nebida, altra piccola frazione di origine ‘mineraria’. Le miniere hanno segnato profondamente la vita dell’Iglesiente. Oggi sono patrimonio di archeologia industriale del parco Geominerario della Sardegna, riconosciuto patrimonio dall’UNESCO. A Masua potrai esplorarle dal vivo, nel museo dell’Arte Mineraria e in quello delle Macchine di Iglesias ne ripercorrai l’evoluzione. Il cammino minerario di santa Barbara, nei 400 chilometri di itinerario - 24 tappe da percorrere a piedi o in mountain bike – associa due cardini del Sulcis: miniere e devozione. La partenza è da Iglesias, che non a caso in spagnolo significa ‘chiese’ e che tra le attrazioni più famose annovera la celebrazione dei riti della Settimana Santa.
43 lokale anbefaler
Porto Flavia
43 lokale anbefaler
Porto Flavia Masua Porto Flavia Un spiaggia incantevole dai colori cangianti, un gioiello della costa sud-occidentale della Sardegna, sospesa tra presente e passato, quello dei minatori le cui voci ancora riecheggiano dalle gallerie scavate nella roccia a strapiombo sul mare, a soli 50minuti dalla citta'. Lo vedi sbucare a mezz’altezza, magicamente sospeso nell’aria a richiamare un romanzo d’avventura. È Porto Flavia a metà tra uno scalo commerciale e una avveniristica opera architettonica che rivoluzionò l’ingegneria dei primi del Novecento. Si erge nella frazione di Masua, nel territorio di Iglesias, ed è l’estremità più visibile di un complesso di gallerie sotterranee che terminano in una costruzione intagliata nella parete rocciosa. Il nome gli venne dato da Cesare Vecelli, il ‘padre’ della miniera che la chiamò come sua figlia (Flavia). La struttura venne utilizzata come sistema di imbarco per trasportare direttamente sul mare i pesantissimi minerali che venivano calati sulle imbarcazioni alla fonda sul mare turchese. La spiaggetta di Porto Flavia, con una verde pineta circostante, sorge al fianco dei resti della struttura mineraria. Da qui il panorama ti rapirà verso il blu profondo del mare, fino a trattenere lo sguardo sul bianco candido dei possenti faraglioni di Pan di Zucchero. Un monumento naturale di 132 metri forgiato dal passare del tempo e dall'opera congiunta di vento e mare. Lo scoglio di roccia calcarea emerge dalle profondità e si staglia di fronte alla punta di Is Cicalas come un gigante marino a dominare la costa. E proprio qui si nasconde il lido caratterizzato dal contrasto cromatico con la verde pineta circostante. È una meta balneare molto amata dagli appassionati di immersioni subacquee per le mille bellezze nascoste sotto il mare. Tutta la costa di Iglesias ha un fascino selvaggio, con cale e spiagge incantevoli. Fra le meraviglie non perderti anche porto Paglia e Nebida, altra piccola frazione di origine ‘mineraria’. Le miniere hanno segnato profondamente la vita dell’Iglesiente. Oggi sono patrimonio di archeologia industriale del parco Geominerario della Sardegna, riconosciuto patrimonio dall’UNESCO. A Masua potrai esplorarle dal vivo, nel museo dell’Arte Mineraria e in quello delle Macchine di Iglesias ne ripercorrai l’evoluzione. Il cammino minerario di santa Barbara, nei 400 chilometri di itinerario - 24 tappe da percorrere a piedi o in mountain bike – associa due cardini del Sulcis: miniere e devozione. La partenza è da Iglesias, che non a caso in spagnolo significa ‘chiese’ e che tra le attrazioni più famose annovera la celebrazione dei riti della Settimana Santa. Un spiaggia incantevole dai colori cangianti, un gioiello della costa sud-occidentale della Sardegna, sospesa tra presente e passato, quello dei minatori le cui voci ancora riecheggiano dalle gallerie scavate nella roccia a strapiombo sul mare, a soli 50minuti dalla citta'. Lo vedi sbucare a mezz’altezza, magicamente sospeso nell’aria a richiamare un romanzo d’avventura. È Porto Flavia a metà tra uno scalo commerciale e una avveniristica opera architettonica che rivoluzionò l’ingegneria dei primi del Novecento. Si erge nella frazione di Masua, nel territorio di Iglesias, ed è l’estremità più visibile di un complesso di gallerie sotterranee che terminano in una costruzione intagliata nella parete rocciosa. Il nome gli venne dato da Cesare Vecelli, il ‘padre’ della miniera che la chiamò come sua figlia (Flavia). La struttura venne utilizzata come sistema di imbarco per trasportare direttamente sul mare i pesantissimi minerali che venivano calati sulle imbarcazioni alla fonda sul mare turchese. La spiaggetta di Porto Flavia, con una verde pineta circostante, sorge al fianco dei resti della struttura mineraria. Da qui il panorama ti rapirà verso il blu profondo del mare, fino a trattenere lo sguardo sul bianco candido dei possenti faraglioni di Pan di Zucchero. Un monumento naturale di 132 metri forgiato dal passare del tempo e dall'opera congiunta di vento e mare. Lo scoglio di roccia calcarea emerge dalle profondità e si staglia di fronte alla punta di Is Cicalas come un gigante marino a dominare la costa. E proprio qui si nasconde il lido caratterizzato dal contrasto cromatico con la verde pineta circostante. È una meta balneare molto amata dagli appassionati di immersioni subacquee per le mille bellezze nascoste sotto il mare. Tutta la costa di Iglesias ha un fascino selvaggio, con cale e spiagge incantevoli. Fra le meraviglie non perderti anche porto Paglia e Nebida, altra piccola frazione di origine ‘mineraria’. Le miniere hanno segnato profondamente la vita dell’Iglesiente. Oggi sono patrimonio di archeologia industriale del parco Geominerario della Sardegna, riconosciuto patrimonio dall’UNESCO. A Masua potrai esplorarle dal vivo, nel museo dell’Arte Mineraria e in quello delle Macchine di Iglesias ne ripercorrai l’evoluzione. Il cammino minerario di santa Barbara, nei 400 chilometri di itinerario - 24 tappe da percorrere a piedi o in mountain bike – associa due cardini del Sulcis: miniere e devozione. La partenza è da Iglesias, che non a caso in spagnolo significa ‘chiese’ e che tra le attrazioni più famose annovera la celebrazione dei riti della Settimana Santa.
Vi piacerà trascorrere una mattinata immersi nella natura viva di una delle più grandi saline europee. Un giro in un trenino di circa 45 minuti con una sosta per ammirare gabbiani e altre specie che popolano le saline, per lo più volatili. Successivamente sarete liberi di curiosare nella vecchia azienda di Contivecchi dove ci sono ancora libri mastri, scritture in partita doppia, lettere di assunzione, raccomandazioni, tutto conservato benissimo. Poi c’è la proiezione di un breve ma intenso video all’interno della vecchia officina anche lei tenuta benissimo con le macchine che sembrano pronte quasi a ripartire; x non parlarvi dei laboratori, veramente conservati benissimo con cura e tanta passione. Insomma proprio ne vale la pena. Consigliatissimo.
29 lokale anbefaler
FAI - Saline Conti Vecchi
Saline Conti Vecchi
29 lokale anbefaler
Vi piacerà trascorrere una mattinata immersi nella natura viva di una delle più grandi saline europee. Un giro in un trenino di circa 45 minuti con una sosta per ammirare gabbiani e altre specie che popolano le saline, per lo più volatili. Successivamente sarete liberi di curiosare nella vecchia azienda di Contivecchi dove ci sono ancora libri mastri, scritture in partita doppia, lettere di assunzione, raccomandazioni, tutto conservato benissimo. Poi c’è la proiezione di un breve ma intenso video all’interno della vecchia officina anche lei tenuta benissimo con le macchine che sembrano pronte quasi a ripartire; x non parlarvi dei laboratori, veramente conservati benissimo con cura e tanta passione. Insomma proprio ne vale la pena. Consigliatissimo.
L'aeroporto di Cagliari-Elmas (IATA: CAG, ICAO: LIEE) è un aeroporto italiano situato a circa 6 km a nord-ovest della città di Cagliari, lungo la strada statale 130 in direzione del comune di Elmas a cui appartiene. Si affaccia sullo stagno di Cagliari, conurbato con l'area metropolitana del capoluogo sardo.
Elmas Aeroporto station
L'aeroporto di Cagliari-Elmas (IATA: CAG, ICAO: LIEE) è un aeroporto italiano situato a circa 6 km a nord-ovest della città di Cagliari, lungo la strada statale 130 in direzione del comune di Elmas a cui appartiene. Si affaccia sullo stagno di Cagliari, conurbato con l'area metropolitana del capoluogo sardo.
Tutti i servizi postali , compreso Bancomat per prelievi di contante
17 lokale anbefaler
Poste Italiane
37 Via Giuseppe Verdi
17 lokale anbefaler
Tutti i servizi postali , compreso Bancomat per prelievi di contante
13 lokale anbefaler
Super Pan
18 Via Santa Gilla
13 lokale anbefaler
A solo 8 minuti a piedi dall'appartamento o raggiungibile anche in autobus
Eurospin
Via Gobetti
A solo 8 minuti a piedi dall'appartamento o raggiungibile anche in autobus
A soli dieci minuti dalla Citta' trovere un'altro centro commerciale
6 lokale anbefaler
Sestu Corte Del Sole-ex SS131 station
6 lokale anbefaler
A soli dieci minuti dalla Citta' trovere un'altro centro commerciale